Filler - Acido jaluronico

È una molecola naturale fisiologicamente già presente nel nostro organismo come rappresentante polisaccaridico della matrice intercellulare. L’acido jaluronico utilizzato in campo medico viene prodotto in laboratorio.

Anestesia

Locale

Durata

15 - 30 min

Degenza

Ambulatoriale

Recupero

Immediato

Dopo l’impianto il prodotto ha la capacità di richiamare acqua e di trattenerla, con tale meccanismo si spiega la sua capacità di indurre l’aumento volumetrico. Inoltre la sua presenza induce una BIOSTIMOLAZIONE tissutale che, in seguito all’impianto, determina la sintesi di acido ialuronico di natura endogena.

Rughe superficiali del volto (come le piccole rughe della bocca definite “codice a barra”)

- Solchi nasogenieni, alterazioni del profilo mandibolare, depressioni della guancia in regione parotidea, labbra (attualmente esistono prodotti specifici per questo distretto), distretto vaginale (riempimento delle grandi labbra vulvari).

- Zigomi, mento.

Si tratta di prodotti ampiamente utilizzati in medicina estetica, rientrano nella categoria dei prodotti RIEMPITIVI il cui scopo è quello di colmare i deficit volumetrici presenti nel volto (e non solo) come: ipoplasia zigomatico-malare (ridotta proiezione della regione zigomatica), depressione delle rughe naso geniene (quelle che decorrono lateralmente dalla base del naso ai lati della bocca), ridotto volume delle labbra, tutte quelle situazioni in cui la mancanza di volume di alcuni distretti del volto ne possono alterare la sua armonicità.

Il trattamento è ambulatoriale, nella maggior parte dei casi non è richiesto l’uso di anestetico locale alcune volte si può ricorrere all’uso di una pomata anestetica, è consigliato l’applicazione del ghiaccio locale qualche minuto prima di iniziare il trattamento. Al termine dello stesso la paziente può tranquillamente riprendere le sue normali attività sociali e lavorative. Un leggero gonfiore e/o arrossamento cutaneo può permanere per qualche ora. Nelle prime 24-48 ore si sconsiglia l’esposizione a fonti di calore (esposizione diretta al sole, lampade abbronzanti).

Generalmente questo materiale è assolutamente innocuo, raramente si possono avere ecchimosi, granulomi duraturi.

L’IMPIANTO E’ SCONSIGLIATO nelle pazienti in gravidanza, con coagulopatie del sangue, Herpes in fase attiva, malattie dermatologiche autoimmunitarie.

Si tratta di prodotti ampiamente utilizzati in medicina estetica, rientrano nella categoria dei prodotti RIEMPITIVI il cui scopo è quello di colmare i deficit volumetrici presenti nel volto (e non solo) come: ipoplasia zigomatico-malare (ridotta proiezione della regione zigomatica), depressione delle rughe naso geniene (quelle che decorrono lateralmente dalla base del naso ai lati della bocca), ridotto volume delle labbra, tutte quelle situazioni in cui la mancanza di volume di alcuni distretti del volto ne possono alterare la sua armonicità.
Questi materiali possono inoltre essere impiegati per il riempimento anche di aree corporee molto estese come la regione glutea o quella toracica sternale.


DIFFERENZIAZIONE TRA I DIVERSI FILLERS
Una prima classificazione dei fillers per uso clinico potrebbe essere tra quelli RIASSORBIBILI e quelli PERMANENTI: attualmente quelli maggiormente utilizzati sono i primi in quanto, a seconda delle loro caratteristiche molecolari, vanno incontro ad un completo riassorbimento. I secondi attualmente sono poco utilizzati poiché in passato hanno determinato la comparsa di problematiche di difficile soluzione.
Tra i PRODOTTI RIASSORBIBILI il filler più utilizzato è L’ACIDO JALURONICO il quale, in base alle dimensioni delle sue molecole e ai tipi di legami chimici presenti tra esse presenta una FLUIDITA’ e un TEMPO DI RIASSORBIMENTO differente. In linea di principio generale possiamo dire che i fillers più fluidi sono indicati per gli impianti più superficiali (derma superficiale) e sono quelli meno duraturi, quelli più viscosi sono indicati per impianti più profondi (derma profondo e ipoderma) e sono i più duraturi.
 In base a queste caratteristiche chimiche possiamo inoltre affermare che i primi sono indicati per la correzione di difetti superficiali (come piccole rughe, solchi genieni ecc.) i secondi sono più adatti per riempimenti volumetrici profondi (zigomi, mento, glutei ecc.).