In alcuni casi il volume della mammella femminile può risultare talmente eccessivo al punto da determinare un forte disagio fisico e psicologico nelle pazienti associandosi frequentemente ad una sintomatologia dolorosa che può interessare le spalle, il collo e la colonna vertebrale. In alcuni casi, le mammelle, oltre che particolarmente voluminose, possono apparire particolarmente cadenti verso il basso richiedendo l’uso di reggiseni contenitivi.
L’intervento di mastoplastica riduttiva si propone di rimuovere la cute e i sottostanti tessuti mammari eccedenti ripristinando un volume e una posizione più idonea delle mammelle.
Le cicatrici esitanti da questo intervento circonderanno l’areola, discenderanno da questa fino al solco mammario dove si continueranno lungo di esso secondo un disegno a T rovesciata. Queste cicatrici, nonostante tenderanno con il tempo a rendersi meno visibili, saranno comunque permanenti. Occasionalmente potrebbe essere necessaria una piccola revisione chirurgica delle stesse al fine di ottimizzare il risultato estetico, revisione che può essere eseguita in anestesia locale.
Verranno inseriti dei drenaggi aspirativi (uno per lato) al fine di prevenire l’eventuale raccolta siero ematica all’interno della mammella.
POSSIBILI COMPLICANZE
Oltre al sanguinamento e alle infezioni post-operatorie che rappresentano le complicanze comuni a tutti gli interventi chirurgici, nella mastoplastica riduttiva particolare attenzione bisogna riporla alle:
- alterazioni di sensibilità del capezzolo: una alterazione della sensibilità generalmente è temporanea e viene riacquistata con il tempo.
- perdita del capezzolo: evenienza molto rara ma descritta in letteratura scientifica, quando si verifica necessita, in un tempo successivo, di un intervento ricostruttivo.